Pratiche di apicoltura per coltivatori di caffè in Kenya
Hai mai pensato che le api potrebbero influenzare positivamente la qualità del caffè? A prima vista, potrebbe sembrare sorprendente collegare le api a un caffè di alta qualità. Tuttavia, è noto che questi insetti giocano un ruolo essenziale nella pollinazione, incluso quello delle piante di caffè.
È dimostrato, infatti, che la presenza di insetti impollinatori contribuisce significativamente all’aumento del peso delle bacche di caffè, che aumenta del 7%, raggiungendo il 25% quando a impollinare sono le api. I fiori delle piante di caffè, ricchi di nettare caffeinato, esercitano un forte richiamo per le api, le quali traggono beneficio energetico da questa sostanza, incrementando così la loro efficienza lavorativa. Per favorire questa attività impollinatrice, le piante di caffè tendono a produrre una maggiore quantità di caffeina nei loro fiori. Questo incremento nella concentrazione di caffeina non solo attira più impollinatori, ma contribuisce anche alla crescita di chicchi di caffè più grandi e di qualità superiore.
La combinazione di apicoltura e agricoltura contribuisce inoltre alla biodiversità e sostenibilità delle coltivazioni. La presenza di api favorisce infatti la presenza di altri insetti che svolgono un ruolo complementare nella pollinazione, come farfalle e moscerini. Favorendo una maggiore diversità di insetti impollinatori rende così l’ecosistema più resiliente.
Un ecosistema sano permette lo sviluppo di piante più robuste e resilienti, incrementando di conseguenza la resa dei raccolti e riducendo la necessità di ricorrere a fertilizzanti chimici e agrofarmaci.
IPSIA, nel progetto “Caffè Corretto” in corso in Kenya, sta introducendo pratiche di apicoltura nelle cooperative di produzione di caffè coinvolte nella contea di Embu, attraverso la formazione di 60 coltivatori selezionati, cui saranno distribuiti arnie e kit di raccolta. Oltre a migliorare la qualità del caffè e i profitti ad esso legati contribuirà alla diversificazione del reddito attraverso la produzione di miele, un mercato fiorente in Kenya, offrendo un flusso di entrate stabile, rafforzando la resilienza economica del piccoli agricoltori.