Martedì 10 maggio, presso il TRC di Lipa a Bihać in Bosnia Erzegovina, sono stati inaugurati due nuovi spazi che verranno dedicati alla distribuzione di pasti per famiglie e minori non accompagnati e che saranno a disposizione di tutti gli ospiti del campo per le attività psico-sociali, tipiche del Social Cafè promosso da IPSIA e Caritas.
Come detto dal presidente di IPSIA, Mauro Montalbetti, nel discorso di benvenuto ai presenti: "La nostra missione è sempre stata questa, noi non sappiamo quale sarà il futuro delle persone che sono qua o che sono in altri luoghi dei Balcani, per noi era importante dare loro un supporto e trattarli con dignità, perché sono nostri fratelli. Ecco perché siamo contenti del lavoro che è stato fatto qui e dell'inaugurazione di oggi. Perché questo ci consente e ci consentirà di continuare a fare le attività. [...] Noi ci ricordiamo com'era la situazione qua all'inizio e in questo anno e mezzo, insieme alle organizzazioni internazionali, IOM, il Comune di Bihac e tutti i soggetti istituzionali coinvolti, abbiamo fatto un lavoro enorme, e per questo li ringrazio. Speriamo di poter utilizzare al più presto queste strutture per continuare a fare le attività di animazione, soprattutto con le persone, per far vivere loro un tempo migliore, augurandoci che possa esserci un futuro migliore per tutti, di pace e un futuro senza guerre in Europa e nel mondo".
"I migranti che spesso vengono considerati non abbastanza degni di partecipare alla vita sociale, come qualsiasi altra persona, si dimentica che possiedono la stessa intrinseca dignità di qualunque persona. E per questo che devono essere protagonisti del proprio riscatto", queste le parole di i Sergio Malacrida di Caritas Amborsiana che insieme a Caritas Italiana, Caritas Bosnia, Caritas Banja Luka hanno dovuto fortemente rispondere all'appello di Papa Francesco, richiamato spesso nell'enciclica fratelli tutti, accogliere, promuovere, proteggere e integrare.
"Attraverso la costruzione di queste mense, attraverso il prezioso lavoro sociale, che viene offerto quotidianamente dagli operatori e i volontari, rinnoviamo il nostro impegno e la nostra collaborazione per proseguire insieme il percorso necessario perché nessuno rimanga escluso, perché, come dice Papa Francesco, nessuno rimanga escluso a prescindere da dove sia nato e tantomeno a causa dei privilegi che ha possiedono per essere nati in luoghi con maggiori opportunità".
Durante la cerimonia i complimenti per il lavoro realizzato sono arrivati dalla Nunziatura Apostilica in Bosnia Erzegovina (principale sostenitore dell'iniziativa), rappresentata da monsignor Amaury Medina Blanco, che ha sottolineato come il lavoro di IPSIA e Caritas fosse una grande risposta alla crisi migratoria, parole alle quali ha fatto seguito la rappresentanza diplomatica italiana in Bosnia Erzegovina, rappresentata da Mersiha Behlulovic, che ha sottolineato come "le ONG Italiane siano imprescindibili dalla presenza dell'Italia in Bosnia Erzegovina" e che l'Ambasciata Italiana non smetterà di sostenerne il lavoro.
Un ringraziamento particolare va a tutto lo staff di IPSIA BIH le cui attività non si fermano qui! Grazie ai donatori e a tutte le delegazioni presenti che ci hanno permesso, attraverso uno sforzo congiunto, di poter realizzare questo nuovo intervento che rappresenta la nostra volontà di continuare a lavorare insieme e nella stessa direzione.
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