L’Opuntia stricta è un cactus infestante della famiglia del fico d’India, originario del Messico, che ha conosciuto una rapida diffusione nella contea di Laikipia, regione semiarida popolata prevalentemente dai pastori masai, nel nord del Kenya. L’ingestione del frutto di Opuntia può causare la morte del bestiame, bene primario per l’economia masai, e questo, in un contesto già complicato dalle limitate risorse naturali e dal cambiamento climatico, può innalzare la conflittualità fra le comunità.
In questa situazione il Laikipia Permaculture Centre, nato grazie all’iniziativa di Joseph Lentunyoi e altri partner, ha lanciato la sfida di affrontare il problema del contenimento della specie invasiva valorizzandola allo stesso tempo come risorsa. Lavorando con i gruppi di donne masai, ha avviato la raccolta e trasformazione dei frutti di Opuntia, per produrre succhi, marmellata e vino.
Ipsia, insieme a Celim, Università di Milano e Cap Holding, ha avviato il progetto Coltivare il futuro, cofinanziato dalla Cooperazione Italiana, per sostenere il lavoro di LPC a favore delle comunità del territorio, e allargarne la portata.
Rispetto alla filiera dell’Opuntia, ad esempio, è stata avviata la costruzione di centri di raccolta del frutto presso le comunità che ne curano la prima fase di lavorazione. In queste comunità sono stati installati dei biodigestori che permettono di produrre gas per le cucine comunitarie dagli scarti della lavorazione. I semi, già separati per evitare la proliferazione della pianta, verranno spremuti per ottenere un olio che si possa usare nelle produzione cosmetiche di altre filiere attive.
Il Dipartimento di studi per gli Alimenti dell’Università di Milano, inoltre, ha avviato una consulenza (per ora a distanza) con LPC per migliorare la qualità dei processi di trasformazione del prodotto, e testarne nuovi utilizzi.
Grazie alla permacultura e alla visione di LPC, il contenimento di un problema ambientale e sociale sta permettendo ai gruppi di donne coinvolte nel progetto di accrescere le proprie possibilità economiche e le proprie competenze, ottenendo maggiore riconoscimento nelle società di appartenenza.