IPSIA è lieta di aver contribuito alla realizzazione del volume “Con la grinta e con il cuore” dove Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia a Sarajevo fra il 2021 e il 2024, ci guida in un viaggio fatto di impegno, passione e solidarietà. Tramite le parole di Silvia Maraone, responsabile dei progetti IPSIA in Bosnia Erzegovina, IPSIA racconta le sue esperienze progettuali, rivelando tra le righe il legame forte che l'organizzazione ha con la Bosnia Erzeogvina e che ancora oggi ne contraddistingue lo stile lavorativo.
Paese meraviglioso e complesso, la Bosnia Erzegovina vive sospesa tra le ombre di un opprimente passato segnato dalla guerra – che a trent’anni dalla conclusione del conflitto ancora faticano a dissolversi – e le speranze di un futuro di stabilità e prosperità all’interno della famiglia europea, nutrite soprattutto dalle nuove generazioni. Nella sua azione di sostegno all’integrazione dei Balcani occidentali nell’Unione Europea, l’Italia guarda alla Bosnia Erzegovina – cui è legata da profondi legami politici, economici e culturali – con particolare attenzione.
Nel Paese spicca peraltro la radicata presenza di organismi della società civile italiana, che da lungo tempo portano avanti iniziative di grande spessore umanitario e sociale. Un lavoro talvolta oscuro ma sempre prezioso, che investe molteplici settori e si pone al servizio dei processi di riconciliazione, valorizzando quel carattere multietnico e pluriculturale che rappresenta il tratto distintivo della storia e dell’anima di questa terra per certi versi unica. Marco Di Ruzza, Ambasciatore d’Italia a Sarajevo fra il 2021 e il 2024, ci guida in un viaggio fatto di impegno, passione e solidarietà.
Questo autentico «fiume solidale» proveniente dall’Italia non ha mai smesso di scorrere e tuttora, a tanti anni di distanza dalla guerra, se ne avverte la presenza feconda attraverso un ampio ventaglio di progetti e iniziative. Organizzazioni della società civile italiana (quali Caritas Italiana, IPSIA-ACLI, CISP, Re.Te, ecc.) continuano a operare assiduamente in Bosnia Erzegovina, ove hanno stabili uffici di rappresentanza formalmente accreditati. Spesso esse agiscono quali enti attuatori di progetti della Cooperazione allo Sviluppo italiana, a valere su fondi dell’AICS, con il coordinamento dell’Ambasciata d’Italia e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Il volume è acquistabile contattando direttamente IPSIA - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.