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Dal chicco alla tazzina
20
Mag
2024

Dal chicco alla tazzina

Vi siete mai chiesti come il semplice chicco di caffè si trasforma nella bevanda che gustate ogni mattina?

I chicchi di caffè verde, che sono i semi dei frutti del caffè, sono poco o per nulla profumati e hanno un sapore simile a quello dell'erba. Attraverso la tostatura, questi chicchi si trasformano nel caffè aromatico e corposo che conosciamo e amiamo. Il processo di tostatura prevede l'applicazione di calore ai chicchi di caffè verdi fino a raggiungere la temperatura interna desiderata. Variando il profilo di tostatura, il tempo e la temperatura applicati ai chicchi di caffè durante la tostatura, i tostatori possono creare un'ampia gamma di sapori. 

Light roasts: i chicchi sono tostati fino a poco dopo la prima spaccatura. Il caffè così ottenuto è noto per la sua acidità spiccata, la sua corposità leggera e i suoi sapori delicati.

Medium Roasts: I chicchi sono tostati un po' più a lungo rispetto ai tostati leggeri, con il risultato di un profilo più equilibrato, con una nota di acidità e una dolcezza più accentuata.

Dark Roasts: eccoci arrivati al nostro il nostro espresso. In questo caso i chicchi sono tostati fino a dopo il secondo crack. Il caffè ottenuto risulta più amaro, ma ha un'acidità più bassa, un corpo più pieno e sapori più intensi, come di cioccolato e di affumicato.

Ma il profilo aromatico del caffè è influenzato anche dalla sua origine geografica. Nelle diverse regioni del mondo in cui cresce il caffè, i chicchi hanno caratteristiche uniche. Caratteristiche dovute a diversi fattori come il clima, la composizione del suolo e l'altitudine.

America centrale: I caffè dell'America centrale sono tipicamente ben bilanciati, con un'acidità spiccata e note di agrumi, cioccolato o caramello.

Sud America: I caffè sudamericani sono noti per il loro corpo morbido e i sapori di nocciola o cioccolato.

Indonesia: i caffè indonesiani hanno spesso note terrose, speziate o erbacee.

Africa orientale e Yemen: I caffè di queste zone sono noti per la loro acidità distinta, le note fruttate e gli aromi floreali. Il caffè del Kenya è un esempio di eccellenza dell'Africa orientale. Coltivato sugli altopiani vulcanici del paese, questo caffè è noto per la sua vivace acidità agrumata e per le sue note fruttate di frutti di bosco, bacche, frutta secca e sentori tropicali.

Il profilo di tostatura ideale per ciascun chicco di caffè dipende dalla sua origine e dalle sue qualità intrinseche. I tostatori con la loro esperienza riescono a creare un profilo di tostatura che metta in risalto le migliori caratteristiche di ogni chicco. Questa conoscenza è esattamente ciò che IPSIA sta fornendo con il corso di cupping a giovani selezionati nelle cooperative beneficiarie, come parte del progetto più ampio Caffè corretto. Imparando a tostare e valutare il caffè, questi giovani acquisiscono competenze preziose per l'industria del caffè, diventando così una grande risorsa per le cooperativ