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Back to Kenya!
08
Set
2023

Back to Kenya!

Terre e libertà è tornato questa estate in Kenya, con una nuova proposta legata all’agroecologia!

Terre e Libertà, il progetto di mobilità giovanile di IPSIA che ogni anno porta giovani all’estero per un’esperienza di volontariato internazionale, scambio culturale e turismo responsabile, è ritornato dopo tre anni di attesa anche in Kenya, con una formula diversa da quella collaudata di animazione per ragazzi. Nel periodo di sospensione degli scambi dovute alla pandemia covid e alle elezioni dello scorso agosto in Kenya, IPSIA ha maturato una collaborazione strategica con il Laikipia Permaculture Centre, e deciso di focalizzare la nuova proposta di TL nel paese sulle tematiche ambientali e il cambiamento climatico. Il  campo 2023 si è quindi incentrato sulla permacultura e sulle sue applicazioni presso la Children’s Home Simama di Nanyuki. Da anni Simama consente a molti street children di Nanyuki di spostarsi dalle strade e finalmente avere accesso ai servizi base come un posto sicuro dove dormire e gli strumenti per tornare a scuola.

La parola chiave del campo Terre e Libertà di quest’anno è stata, appunto, permacultura.

La permacultura è un approccio alla progettazione di sistemi sostenibili che si ispira ai modelli di funzionamento e di interazione osservati negli ecosistemi naturali. Il suo obiettivo è creare un sistema in cui ogni elemento (piante, animali, suolo, energia, acqua, ecc.) sia interconnesso e lavori in sinergia per il beneficio del tutto.

Durante il corso svolto a Laikipia Permaculture Centre il gruppo ha appreso anche che i concetti della permacultura non si applicano solo all’agricoltura, ma che si estendono a tutti gli ambiti della vita, dimostrandosi una vera e propria filosofia. Tra i suoi obiettivi vi è la cooperazione, principio già ben noto a Terre e Libertà.

Il gruppo formato dalle volontarie e volontari di Terre e Libertà e dai ragazzi di Simama ha iniziato il corso con un obiettivo prefissato: arrivare a un progetto finale che permettesse ai bambini della children’s home di crescere in un nuovo ambiente pensato seguendo i principi della permacultura.

Il corso di introduzione alla permacultura ha occupato i primi tre giorni del campo con lo scopo di fornire le basi teoriche e pratiche per iniziare a comprendere e applicare i suoi principi fondanti. Le lezioni teoriche hanno trattato vari argomenti, tra cui i principi fondamentali della permacultura, l'etica e i valori che la guidano, l'analisi dei sistemi ecologici e il design permaculturale. Le lezioni pratiche si sono focalizzate sull'apprendimento delle tecniche di coltivazione sostenibile, la gestione delle risorse idriche, la creazione di sistemi di compostaggio e riciclo dei rifiuti organici, la progettazione di spazi verdi e l'utilizzo di piante specifiche per aumentare la biodiversità e favorire l'autosufficienza.

Dal quarto giorno è iniziata la vera e propria progettazione dei nuovi spazi di Simama predisponendo la creazione di un sistema sostenibile che integra elementi naturali e umani in modo armonico, promuovendo l'autosufficienza e la rigenerazione dell'ecosistema.

Avendo a disposizione un terreno esteso è stato possibile suddividerlo nella progettazione in due zone principali: la zona privata, dove trova spazio la children’s house e la fattoria, e la zona a disposizione della comunità. Secondo i principi della permacultura è importante coinvolgere le comunità locali e promuovere la condivisione delle risorse, creando spazi pubblici comuni: per tale motivo, nella zona pubblica saranno messi a disposizione una piccola clinica medica, un centro formativo, uno ricreativo e un campo da calcio. Nella stessa zona, nei pressi del fiume saranno inoltre disposti, come fonte di reddito per l’autosostentamento della children’s home, un ristorante, un hotel con dei cottages e una piccola zona campeggio.

Pur avendo cambiato il formato del campo, l’animazione rimane uno strumento essenziale per il contatto e la conoscenza delle comunità locali. I momenti in cui il gruppo ha aiutato lo staff nell’orto e piantato alberi da frutto in compagnia dei ragazzi, delle bambine e dei bambini di Simama, sono stati affiancati da intervalli ricreativi con giochi e i caratteristici bans. Giochi di gruppo che hanno anche segnato, insieme alla consegna degli attestati, la conclusione dell’esperienza con Simama e LCP.

Non è mancata la parte dedicata alla conoscenza del contesto e dei progetti di IPSIA, a partire dal contesto di Laikipia colpito dagli effetti della crisi climatica e supportato all’interno dell’iniziativa Coltivare il futuro con LPC. Inoltre, si è visitata la diga di sabbia, appena conclusa nella comunità di Loilepu, finanziata con un crowdfunding da una rete di giovani volontari bresciani. Le dighe di sabbia sono costruite per rallentare il corso dell’acqua, accumularla durante il periodo delle piogge e quindi successivamente fornire acqua per la comunità nei mesi a venire.

La visita ha attraversato le esperienze passate di IPSIA nel paese, dalla storica Meru Herbs alle cooperative del latte del progetto Maziwa, per gettare uno sguardo sulla filiera al centro del progetto attualmente in corso con Celim, quella del caffè. Questa carrellata di esperienze ha permesso al gruppo di toccare con mano le sfide dell’agricoltura sostenibile nelle regioni centrali del Kenya, attraverso il confronto con chi è quotidianamente impegnato per costruire una risposta alla sicurezza alimentare del paese.

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